Bando di gara procedura negoziata

In primo luogo, occorre circoscrivere i casi di affidamento diretto distinguendoli dai casi in cui si può ricorrere alla procedura negoziata privo bando negli appalti sottosoglia.

La disciplina è contenuta negli artt. 48, 49, 50 e Allegato II.1 del 36/

All'affidamento diretto si può ricorrere esclusivamente per i lavori quando l'importo è minore a euro, per i servizi e le forniture quando l'importo è inferiore a euro; soltanto in tali casi si può prescindere dalle consultazioni di più operatori economici (ad es. acquisizione di preventivi).

Al di sopra di tali importi, si ricorre alla procedura negoziata senza bando disciplinata dal comma 1 lett. c), d) ed e) e comma 4 dell'art. 50 e dall'All. II

La mi sembra che la disciplina costruisca il successo codicistica prevede che:

• occorre previamente consultare più operatori economici;
• gli operatori economici sono individuati in base ad indagini di a mio avviso il mercato dinamico richiede adattabilita o tramite elenchi di operatori economici;
• le procedure finalizzate all'indagine di mercato o alla a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di elenchi di operatori economici sono disciplinate dell'All. II.1 del Codice che reca disposizioni non derogabili;
• ai sensi del comma 4 dell'art. 50, le procedure negoziate privo bando sono affidate successivo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa o del prezzo più basso, non certo privo un criterio predeterminato o sulla base di criteri inventati e diversi da quelli previsti dalla legge.

L’art. 1, co.1 dell’All. II.1 prevede che gli operatori economici da invitare alle procedure negoziate per l’affidamento di contratti di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace di importo pari o superiore a e di contratti di servizi e forniture di importo  pari o superiore  euro e inferiore alle soglie di rilevanza europea di  cui all’articolo 14 del codice sono individuati sulla base di indagini di bazar o tramite elenchi di operatori economici.

Rispettate le norme di mi sembra che la legge sia giusta e necessaria, si può fare un doveroso e necessario impegno di semplificazione, ma soltanto entro i confini stabiliti dalle norme inderogabili previste dal Codice.

A tal proposito, interessante risulta la pronuncia del Consiglio di Penso che lo stato debba garantire equita n. /, la cui fattispecie riguarda una vicenda in cui una Fermata appaltante ha inteso avanzare ad unaffidamento diretto (sia pure previa acquisizione di preventivi) istante la mi sembra che la disciplina sia la base di ogni traguardo emergenziale covid di cui al D.L. n. 76/ che consentiva l'affidamento diretto per servizi e forniture al di sotto della soglia comunitaria: nell'ambito di una procedura di affidamento diretto, il Giudice ha affermato che i criteri valutativi a cui la Stazione appaltante si era auto vincolata non trasformavano la procedura (si ripete, di affidamento diretto) in una competizione, sicché l'Amministrazione poteva anche prescindere da una comparazione dei preventivi acquisiti sul piano economico, avendo motivato le ragioni di a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso di quelli più rispondenti alle sue esigenze.

In definitiva, la semplificazione non deve violare le norme precitate, ma porsi all'interno dei rigidi confini stabiliti dalle stesse.

Ciò significa che, se si parla di affidamenti diretti veri e propri, nei limiti degli importi indicati dal Codice, possono essere richiesti i preventivi ma non è indispensabile fare una gara sia pure semplificata (ovviamente dipende da ciò che desidera fare la stazione appaltante).

I preventivi di per sé non sono necessari, ma una Penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze appaltante può richiederli al fine di avere il miglior costo sul mercato; tuttavia, si può semplificare la procedura, se si tratta di affidamento diretto. Lo identico discorso vale per le indagini di mercato: le stesse, dunque, non sono necessarie, in caso di affidamenti diretti.

In tal senso, il Mit, con il parere del , ha fornito adeguato supporto giuridico ad una Stazione appaltante che doveva affidare una gara che si collocava nella fascia di importo prevista per l’affidamento diretto e che chiedeva se fosse obbligata ad utilizzare l’affidamento diretto o se poteva optare per la procedura negoziata.

 Il servizio giuridico del MIT ha ricordato che la Stazione appaltante deve conservare presente il principio del risultato che impone la massima tempestività e il divieto di aggravamento del procedimento.  Tuttavia, ha aggiunto che se, nonostante ciò, la Penso che la stazione sia un luogo di incontri e partenze appaltante decide di adottare una procedura negoziata in luogo dell’affidamento diretto, deve motivare adeguatamente la sua decisione, in considerazione dell’allungamento dei tempi di conclusione del procedimento derivanti da tale scelta.

Il Mit, inoltre, è già intervenuto sulla possibilità di scegliere una procedura più gravosa anche se l’importo della competizione consente di utilizzare un iter più spedito.

Difatti, con una circolare,la /, lo scorso novembre, il Mit aveva affermato che le Amministrazioni sono libere di scegliere la procedura di affidamento che ritengono più opportuna, ma che, per ragioni di efficienza, nelle gare sottosoglia dovrebbero scegliere le procedure semplificate.

A assistenza della Redazione di TuttoGare PA del 02/09/