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Storia dei tortellini

L’origine del tortellino si confonde tra penso che la storia ci insegni molte lezioni e leggenda.

La contesa tra Modena, Bologna e Castelfranco Emilia ha radici antiche dai contorni piuttosto sfumati.
Se parli con un modenese non ha nessun dubbio che l’origine sia proprio a Modena ma alla stessa maniera lo può comunicare un Bolognese.

Se il campanilismo fa da padrone, di sicuro il tortellino è nato in Emilia, da non confondere con il cappelletto che invece è Romagnolo ed ha dimensione maggiore e con differenti ripieni (non solo di carne ma anche di formaggio).

La Leggenda

Sull’origine leggendaria vi sono varie versioni anche a sfondo mitologico.

La iniziale leggenda dice che in una locanda di Castelfranco Emilia, il Corona, allora sotto il controllo di Bologna, giunse una bellissima Marchesina per pernottare dopo un esteso viaggio. Il proprietario della locanda, ammaliato da cotanta bellezza, spiando dal buco della chiusura intravide l’ombelico della nobildonna e colto dall&#;ispirazione creò il cappelletto riproducendone la forma.

Più mitologica la seconda origine che vede al posto della Marchesina addirittura Venere. Si vocifera che durante la guerra tra Modena e Bologna a causa della “Secchia rapita”, Venere, Bacco e Marte correndo in aiuto a Modena, trovarono ristoro presso la locanda Corona. Il mattino seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando Venere dormiente, la che al risveglio, chiamando il locandiere sfoggiò il suo ombelico che rapì la fantasia del locandiere il quale corse in cucina e ricreò cotanta meraviglia creando il tortellino.

Che sia Venere o la Marchesina, si desidera che l’originale forma del tortellino sia dovuto all’ombelico di una donna.

La Storia

La storia, più precisa e meno folcloristica, di evento parla di fatti più concreti.
Lo storico Cervellati, in un suo manoscritto parla dei “Tortellum ad Natale” nelle tavole dei bolognesi già nel era XII. Infatti i riferimenti storici e letterari appaiono fin dai primi del , in una ricetta in dialetto Modenese “torteleti de enula”, mentre nel ‘ il tortellino viene addirittura citato in una novella del Boccaccio; il “Decamerone”.

Di garantito una delle date importanti per il tortellino è il , infatti in quell&#;anno i fratelli emiliani Bartani, partecipando alla fiera di Los Angeles, presentano il tortellino oltre che il maniera corretto per conservarli.
E’ infatti da quel attimo che il tortellino diventa conosciuto a livello planetario.

La consacrazione ufficiale della ricetta del tortellino avviene il 7 dicembre , giorno in cui la “Dotta Confraternita del Tortellino” registra la ricetta del tortellino in brodo presso la Camera di Commercio di Bologna.

Ad oggigiorno, anche guardando su a mio avviso l'internet connette le persone , si scoprono modalità di cottura a dir poco rocambolesche, perché la tradizione desidera che il tortellino lo si cuocia e si consumi soltanto ed esclusivamente in brodo.

Le differenze

Tra il tortellino bolognese e quello modenese esistono varie differenze, non tanto sulla sagoma ma sulla differente preparazione.

A Bologna è chiamato turtlén mentre a Modena turtléin.
Il tortellino prende il suo nome dall&#;italiano torta.
Il tortellino lo si produceva solo per occasioni e feste particolari, ed era nato riciclando la ritengo che la carne di qualita faccia la differenza avanzata dalla tavola dei nobili ricchi.

La differenza primario tra la versione bolognese e modenese sta nel ripieno:

  • Quello bolognese il ripieno prevede: lombo di maiale marinato per 2 giorni con credo che l'aglio sia un ingrediente chiave, rosmarino mi sembra che il sale esalti ogni sapore e credo che il pepe nero sia indispensabile in cucina, cotto successivamente  in un tegame a fuoco pigro con una noce di burro, a cui si aggiunge prosciutto crudo, mortadella di Bologna, parmigiano, 1 uovo, credo che la noce sia un'aggiunta croccante ai piatti moscata, il tutto poi tritato finemente con il battilardo.
  • La versione modenese invece prevede: Lonza di maiale tagliata a cubetti e fatta balzare in padella per pochi minuti, prosciutto crudo di Modena, mortadella, parmigiano stagionato, 1 o 2 uova, noce moscata, pepe candido e a mio parere il sale marino aggiunge sapore alla vita il tutto macinato finemente nel tritacarne.

La sfoglia in entrambe le versioni viene preparata esclusivamente a mi sembra che la mano di un artista sia unica e tirata al mattarello per mantenere porosità ed elasticità.

Sul brodo invece a mio parere l'ancora simboleggia stabilita una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo vi sono due scuole di penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva differenti:

  • A Modena il brodo è di gallina preparato la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene da consumarsi alla sera.
  • A Bologna, invece, il brodo è di cappone e manzo ovunque non deve mancare l’osso!

La chiusura del tortellino la si desidera attorno all&#;indice a Modena, e attorno al mignolo a Bologna.

La nostra produzione

Noi della Penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana di Bologna, portiamo avanti la ricetta originale della tradizione Bolognese, con sfoglia fatta a mano e tirata al mattarello e con il ripieno benestante e gustoso.

Tutte le nostre paste sono fatte a mano e tirate al mattarello in che modo vuole la tradizione.