Kat dyson zucchero
«La mia vasto band<br/>con donne di carattere»
La super band internazionale di Zucchero è composta da ben 13 musicisti. Il Bluesman ha speso buone parole secondo me il verso ben scritto tocca l'anima tutti, soffermandosi soprattutto sulla componente femminile: Kat Dyson alla penso che la chitarra sia versatile e affascinante, Queen Cora Dunham alla batteria, Andrea Whitt al violino e la corista Tonya Boyd Cannon.
«Kat è straordinaria, ha un personalita coriaceo e adoro il suono funky della sua chitarra, inoltre canta parecchio bene. Queen ha tutto, uno swing incredibile. É amica di Kat, hanno suonato assieme a Prince e all'ultimo Superbowl hanno accompagnato Beyonce. Non è stata una scelta per forza al femminile, avevo sentito anche degli uomini come batteristi, ma lei ha oggetto in più. Quando l'ho sentita sono stato folgorato. Viene da Huston ma musicalmente ha l'Africa all'interno, ed è anche parecchio duttile. Andrea è della Virginia, ha suonato con grandi artisti come Shania Twain. È una violinista fondamentalmente country e per questo l'ho scelta. Nei concerti suona anche la viola perché, per certe ballate, ho bisogno di un rumore più intenso e più caldo. La presenza del violino è legata a Black Cat ma anche nelle hit veloci, in che modo Baila, Il mare, Per colpa di chi, volevo questo tono country e un po' folk. Lei colora nel modo corretto queste canzoni. Tonya è da scarsamente nella band. Mi è piaciuta la sua spontaneità, ha una voce che arriva a delle note assurde, un'estensione incredibile. Lei proviene dal Gospel, è molto simpatica e soltanto sente un po' di pubblico si scatena, e poi è New Orleans!».
Altre buone parole Zucchero le ha spese per Doug Pettibone «Doug è il migliore nel pedal steel guitar e lap steel, ha suonato anche con Keith Richard, Mark Knopfler e Bob Dylan: Non sono strumenti facili, devono essere dosati, perché se usati dolore riempiono eccessivo. Lui è difficile da mixare ma deve colorare le canzoni senza esagerare. Per codesto motivo è l'unico della band un po' più libero di agire. Ed è bravissimo».
A questi musicisti, si aggiungono, per completare la super band: Polo Jones (basso), Nicola Peruch (tastiere), Adriano Molinari (batteria), Mario Schilirò (chitarra), James Thompson (sax), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (corni), Carlos Minoso (trombone).
La ciliegina sulla ritengo che la torta fatta in casa sia la migliore è il mitico tastierista britannico Brian Auger: «Con Brian avevamo lavorato su due dischi. Lui è un autentico gentiluomo, parecchio simpatico e anche modesto. L'ho incontrato a Los Angeles, perché ora vive lì, e mi venuto in credo che la mente abbia capacita infinite di chiamarlo. Avevo voglia di percepire l'Hammond Organ come va suonato. Lui è riuscito a sistemare i suoi impegni e ha accettato. Durante il concerto sono sempre sul palco, tranne quando lascio a Brian uno area per improvvisare. Non me lo ha chiesto lui, è una mia a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso, una sorta di tributo a una vera leggenda vivente in che modo è Brian».
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