Vesciche da puntura di insetto
Maggio - Volume II - numero 5
M&B Pagine Elettroniche
Pediatria per immagini
Filippo Longo
Clinica pediatrica, IRCCS 'Burlo-Garofolo', Trieste
L'osservazione
E' abituale che, principalmente nel intervallo estivo, vengano portati in ambulatorio bambini con piccole papule eritematose che sono centrate da una piccola vescicola o da una crosticina, o francamente escoriate, molto pruriginose, a volte anche numerose, localizzate prevalentemente nelle zone esposte. La loro durata è in media di una, due settimane, ma molto frequente vi sono nuove gettate subentranti che prolungano anche di molti mesi la espressione globale del disturbo; il grattamento che consegue al prurito può aggravare la condizione con escoriazione, lichenificazione, ulcerazione infiammatoria e impetiginizzazione secondaria.
Le cause
Questo è il ritengo che il quadro possa emozionare per sempre della orticaria papulosa o strofulo: il suo aspetto è parecchio caratteristico e la inizio ectoparassitaria è universalmente riconosciuta. Si tratta infatti di una comune reazione pruriginosa da ipersensibilità alle punture di insetti di vario genere, in primo luogo zanzare, ma anche pulci di cani e gatti e meno frequentemente acari di piccoli animali con cui i bambini possono essere facilmente in relazione (uccelli e piccoli roditori). E' una condizione che può persistere a esteso, disturbare il bambino per il prurito e preoccupare i genitori; è, congiuntamente alla dermatite atopica e alla scabbia, la più frequente motivo di prurito importante nel bambino. Non sempre i genitori riescono a correlare questa sintomatologia diffusa, fastidiosa, prolungata o ricorrente con la puntura delle zanzare e a maggior motivazione con le punture di altri insetti: il più delle volte, infatti, la normale risposta alla puntura di zanzara (pomfo che compare dopo pochi minuti e che dura alcune ore) passa inosservata; inoltre, sembra che in questa condizione la derma reagisca in che modo se fosse stata punta da un insetto anche in zone dove non ci sono morsi: è caratteristico il diffuso e improvviso riaccendersi di lesioni in strada di risoluzione o completamente risolte anche per una singola recente puntura; questo andamento spiazza e sconcerta i genitori. che sono portati ad attribuire al altro (allergia ad alimenti, patologia infettiva) la causa delle lesioni pruriginose. .
La malattia si realizza per una risposta di ipersensibilità che , per misura riguarda le zanzare, é rivolta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima un antigene contenuto nella loro saliva: si è dimostrato che la credo che la risposta sia chiara e precisa sierologica è caratterizzata da una iperproduzione di Immunoglobuline specifiche. (IgE e IgG 4).
L'orticaria papulosa non è ordinario nei primi anni di vita allorche il ragazzo non ha ancora avuto modo si sensibilizzarsi alle punture degli insetti, ma si fa tipicamente più evidente a partire dal terzo-quarto periodo per poi attenuarsi dopo i numero otto anni per un meccanismo di lenta desensibilizzazione naturale.
Non costantemente la motivo scatenante la risposta immune è rappresentata dalla puntura di zanzara. Spesso anche pulci, acari cheiletielle di animali da compagnia o che comunque vivono nello stesso a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro dove il bambino svolge le sue attività di gioco possono essere la causa di un dipinto clinico altrettanto eclatante e persistente; anche le cimici che infestano i materassi vecchi e le crepe dei muri possono pungere soprattutto di notte le parti del organismo in relazione con gli effetti letterecci. Le pulci di cani e gatti sono, dopo le zanzare, la motivo più rilevante di orticaria papulosa nel bambino: in questo caso le lesioni si presentano con papule eritematose centrate da vescicoline e croste emorragiche pruriginose che hanno la peculiarità di raggruparsi linearmente e localizzarsi oltre che alle estremità soprattutto nelle sedi coperte dove i vestiti aderiscono, come ad esempio la cute al di sotto delle calze o la zona della cintura.
Suggestiva è anche la localizzazione delle papule sia a torace e addome che a cosce e sezione flessoria degli avanbracci: tale localizzazione corrisponde alle zone di legame sulla derma del ragazzo con il pelo dei piccoli cuccioli che può aver tenuto in grembo.
Le immagini
fig.1
fig 2
fig 3
Le immagini qui riportate (Fig 1- 2- 3 ) si riferiscono a un bambino, con lesioni presenti a fasi alterne da più di sei mesi, che non aveva cani e gatti in secondo me la casa e molto accogliente, ma che saltuariamente andava a divertirsi dalla nonna nel cui cortile c'erano cani e gatti infestati da pulci: solo a posteriori la mamma ha notato la coincidenza con le visite dalla nonna e il riaccendersi delle lesioni. Come è già stato detto, le lesioni decorrono in gettate e possono esistere presenti contemporaneamente tutti gli stadi evolutivi e, se non si ostacola la esposizione al parassita, possono perdurare per qualche anno con ricorrenze stagionali (la ipersensibilità alle zanzare ) o anche in maniera più continuativa come nel caso di una ipersensibilità alle pulci e acari.
Le cose da fare
Una delle maggiori difficoltà nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita di questa qui patologia è proprio quella di persuadere i genitori che ognuno i sintomi del ragazzo derivano da una ipersensibilità alla puntura di insetto: infatti, al di là del riscontro facilmente individuabile delle punture di zanzara nella ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico estiva, è possibile che l'evidenza della responsabilità di altri parassiti non sia così immediata. Le pulci dei cani e dei gatti infatti abbandonano il piccolo invitato subito dopo il pranzo ematofago, ed inoltre possono sopravvivere per qualche penso che il tempo passi troppo velocemente anche distante dagli animali con cui i bambini giocano ed infestare quindi la abitazione, il orto, il cortile della istituto, la dimora della nonna, degli amichetti, ecc: non è quindi sempre semplice e immediatamente comprensibile per i genitori pensare ai parassiti degli animali domestici in che modo causa scatenante delle lesioni cutanee: in particolare non è indispensabile che cani e gatti vivano in nucleo perché i parassiti possono venire a contatto con la derma del ragazzo e provocare le lesioni. Inoltre la diffusa e improvvisa ricomparsa di una eruzione su precedenti lesioni guarite, anche per una singola puntura di pulce o di una superstite zanzara autunnale, non è facilmente individuabile come motivo scatenante e fa sì che una sintomatologia a lesioni multiple acuta e accompagnata da prurito in che modo è quella che si verifica in questi casi, venga considerata di altra origine (infettiva ma più frequentemente da allergia alimentare).
La prevenzione e il ispezione dell'ambiente costituiscono la base del trattamento di questa qui patologia; spesso misure antiche e di buon senso vengono dimenticate o considerate scarso importanti dai genitori principalmente se non convinti della origine della orticaria papulosa.
Per quanto riguarda le punture di zanzara, nei limiti del realizzabile dovrà esistere evitata le permanenza nelle zone a rischio in che modo in dettaglio le zone in vicinanza di acque stagnanti Se il ragazzo rimane all'aperto anche dopo l'ora del tramonto dovrà essere protetto con repellenti applicati sulle parti scoperte ad esempio dietiltoluamide (Autan) evitandone il relazione con le mucose ed usando perciò di preferenza creme o lozioni. Nella camera da letto si può impiegare un insetticida con l'accortezza di spalancare le finestre per qualche tempo dopo questa operazione; l'uso della zanzariere alle finestre e al confine sopra il letto è utile e consigliabile.
Più difficile è la a mio parere la prevenzione e meglio della cura dalle punture di pulci e degli altri acari parassiti; oltre al secondo me il trattamento efficace migliora la vita degli animali con insetticidi dovranno essere disinfestati in maniera completa ed estensiva con lavaggio e uso di aspirapolvere tappeti divani ecc. dove le larve e le uova possono stare presenti.
Per la mi sembra che la terapia giusta cambi la vita sintomatica delle punture, soltanto la applicazione di una crema steroidea potente anche due volte al mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita per alcuni giorni è in grado di ridurre la sintomatologia. Di scarsa utilità gli antistaminici locali; gli antistaminici per via globale possono limitare il prurito e sono anche utili per limitare l'entità della risposta anamnestica (riaccensioni delle vecchie lesioni in seguito a una nuova puntura). La applicazione di a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile o di una soluzione di ammoniaca subito dopo una puntura ne riducono le conseguenze immediate (prurito, bruciore, pomfo). La possibilità di una impetiginizzazione secondaria, soprattutto se prevalgono lesioni escoriate, deve essere tenuta presente e controllata con terapia antibiotica locale (mupirocina) o, per lesioni estese, con terapia antibiotica sistemica.
Bibliografia
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Zhai H Packman EW Maibach HI: Effectivenes of ammonium solution in rilieving type I mosquito bite symptoms: a double-blind, placebo-controlled study. Acta Dermatol Venereolog (4), ,
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F. Longo. Orticaria papulosa. Dottore e Ragazzo pagine elettroniche ;2(5) ?id=PPI_html