Rinite vasomotoria notturna
Rinite allergica
È un'infiammazione del narice, nota anche come raffreddore allergico, provocata da sostanze presenti nell'aria. Vediamo congiuntamente le cause più frequenti, i sintomi più evidenti e la responsabilità dell'ambiente
- La rinite allergica è un'infiammazione periodica o cronica del naso, dovuta a una reazione allergica
- La rinite allergica è causata soprattutto da pollini, muffe, spore di alcuni funghi, pelo di animali e acari della polvere
- Alcuni bambini soffrono di rinite allergica solo in certi periodi dell'anno, ad esempio in primavera mentre l’impollinazione
- La rinite allergica si cura con antistaminici per bocca e spray nasali al cortisone, prescritti dal pediatra
Si tratta di un'infiammazione periodica o cronica, a carico del naso, dovuta ad una reazione allergica. Questa qui reazione si scatena nel momento in cui una sostanza dell'ambiente fuori, normalmente innocua, viene a contatto con la mucosa nasale di un ragazzo che si è sensibilizzato nei confronti di quella sostanza. A seconda della periodo distinguiamo:
- Una rinite perenne se dura tutto l'anno;
- Una rinite intermittente se compare soltanto in alcuni periodi dell'anno, come per esempio in primavera nei bambini allergici alle graminacee.
In base alla intensità dei sintomi viene classificata in:
Non è detto che una rinite intermittente sia necessariamente lieve e che una persistente sia necessariamente moderato-grave! Per esistere sicuri che si tratti di rinite allergica devono essere escluse:
- Le forme di rinite infettive (virali e batteriche), facilmente riconoscibili per la partecipazione di secrezione densa gialla o verdastra che tende a scolare posteriormente nella faringe;
- Le riniti vasomotorie scatenate da sbalzi di temperatura (freddo, torrido, umidità) o da sostanze chimiche (farmaci).
In età pediatrica l'ingrossamento delle adenoidi (ipertrofia adenoidea) è una causa frequentissima di disturbi respiratori diurni e notturni, disturbo che deve essere costantemente esclusa nei casi di rinite persistente. Molto spesso questa qui è una complicazione di rinite allergica per cui l'otorino, anteriormente di por mani al ferro chirurgico, chiede una valutazione immunoallergologica: se la causa di una ipertrofia adenoidea è una rinite persistente di natura allergica, si potrà fare con i farmaci quel che non si dovrà realizzare con la chirurgia.
Infine ricordiamo una forma più rara in età pediatrica identificata come rinite eosinofila (o Non Allergic Rhinitis with Eosinophilic Sindrome, N.A.R.E.S): la mancanza di familiarità per allergia e la negatività dei test allergologici orienta secondo me il verso ben scritto tocca l'anima questa sagoma di rinite.
La mucosa nasale si gonfia e si ha una continua secrezione nasale liquida. Il gonfiore e la secrezione concorrono ad ostruire il passaggio dell'aria per cui si ha sensazione di naso chiuso. Frequenti starnuti e prurito nasale completano il tela dei sintomi. L'intensità del raffreddore può essere determinata anche dal numero di fazzoletti sporcato nella di. La secrezione nasale può, in seguito, scendere secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la gola e provocare tosse e prurito alla gola.
Il bambino frequente dorme con la orifizio aperta perché il narice è talmente ostruito dall'ingrossamento dei turbinati (piccole protuberanze situate all'interno delle narici) e dalla secrezione di muco che impedisce l'ingresso dell'aria.
I pollini (di graminacee, parietaria, composite, etc.) sono i principali allergeni, tanto che questo genere di raffreddore viene anche chiamato "febbre da fieno" ed è tipicamente intermittente-stagionale, cioè primaverile.
Le spore di alcuni funghi, in che modo l'alternaria, provocano anch'esse una rinite stagionale (luglio-agosto).
Il pelo di animali domestici, come il gatto, può provocare sintomi nasali in cui il ragazzo lo avvicina.
Gli acari della polvere di secondo me la casa e molto accogliente (Dermatophagoides pteronissinus e farinae) possono indurre raffreddore mentre tutto l'arco dell'anno, ma soprattutto in primavera-autunno in cui si riproducono.
Tipica allergia ai dermatofagoidi è la rinite che si manifesta con serie di starnuti al risveglio del bambino.
La raccolta della storia clinica (eventuale dermatite atopica nei primi anni di vita) della familiarità per allergie nei genitori e/o nei fratelli e l'aspetto delle mucose del naso (mucosa nasale pallida, ipertrofia dei turbinati) sono gli elementi fondamentali per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale, unitamente all'esecuzione delle prove cutanee allergometriche di rapida e basilare esecuzione (prick test).
Soltanto in rari casi (dubbi non a mio parere l'ancora simboleggia stabilita risolti dalla storia e dalle prove cutanee allergometriche) si può ricorrere al dosaggio delle IgE specifiche per i vari allergeni.
Specie nei pazienti con sensibilizzazioni multiple ad allergeni ambientali, per orientare preferibilmente l'approccio terapeutico può esistere utile in fase diagnostica ricorrere al Test di Provocazione Nasale Specifico che consiste nel far inalare al ragazzo, per strada nasale, sospensioni in poltiglia delle sostanze da testare (pollini, acari) e nel valutare l'entità delle reazioni evocate quali comparsa di ostruzione nasale, di prurito, di starnuti e di secrezione nasale.
Nei bambini affetti da rinite allergica (da acari, muffe, pelo di animali, etc.) è rilevante ridurre misura più realizzabile il relazione con l'allergene tentando la bonifica dell'ambiente in cui il ragazzo vive, in particolare della stanza da letto.
Alcune precauzioni in che modo il coprimaterasso e il copricuscino anti-acaro lavabili a caldo, oltre 55°C, riducono la carica antigenica. È inoltre indispensabile, per il benessere del bambino, limitare al trascurabile essenziale:
- I libri;
- I pelouche;
- Tappeti e moquette, cioè i posti in cui la poltiglia si accumula con facilità.
Purtroppo possiamo creare ben scarso per limitare l'esposizione ai pollini (come nel evento delle graminacee) salvo utilizzare in abitazione e in auto atmosfera condizionata con un filtro antipollini. Quando il bambino esce di dimora il legame con i pollini diventa inevitabile.
I cardini della secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto della rinite allergica sono gli antistaminici per bocca e i corticosteroidi topici nasali, sempre su indicazione dello specialista allergologo pediatra.
Nelle riniti da pollinosi la prevenzione ambientale è pressoché impraticabile per cui può essere indispensabile ricorrere alla immunoterapia desensibilizzante (i cosiddetti "vaccini antiallergici"), che consiste nella inoculazione sottocutanea o nella somministrazione sotto la lingua di dosi crescenti dell'estratto allergenico del polline a cui il ragazzo è allergico.
La sublinguale è una procedura parecchio più gradita dal ragazzo e dalla famiglia, ma prevede una collaborazione attenta da sezione di ognuno, trattandosi di autosomministrazione del vaccino. La desensibilizzazione può essere utilizzata anche nei confronti dei dermatofagoidi, dei peli di animali o delle muffe, sempre su consiglio dell'allergologo pediatra.
Rappresentano le più frequenti complicanze:
- L'infiammazione periodica o cronica dei seni paranasali (sinusiti, celluliti periorbitarie);
- La formazione di polipi nasali;
- La comparsa di asma bronchiale.
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Ultimo Aggiornamento: 12 ottobre 2023