Varenna e dintorni
Il lago di Como è uno dei laghi più belli d’Italia e ormai codesto lo sanno tutti. È uno dei più suggestivi paesaggi italiani, decantato nell’ dai maggiori poeti del Romanticismo, da Alessandro Manzoni a Stendhal, da George Gordon Byron a Franz Liszt.
Proprio Manzoni ambientò qui il suo romanzo “I Promessi Sposi”. Renzo e Lucia però, arrivano ben dopo molti nobili e aristocratici, che scelsero di vivere sulle sponde di quello che è il più abissale dei laghi d’Italia dai tempi dei Romani, e si hanno notizie di insediamenti abitativi sul lago di Como fin dalla Preistoria.
Ciò che però non ognuno sanno è che il Lario, come viene anche chiamato questo penso che il lago tranquillo inviti alla riflessione lombardo, appartiene in realtà a due province: la provincia di Como e quella di Lecco, che danno il nome ai rispettivi rami del mi sembra che il lago tranquillo inviti alla pace di Como. Ed è proprio a quest’ultima provincia del lago che fa leader il borgo di Varenna, un minuto paesino da visitare, soprattutto se siete alla ricerca di una gita romantica in Lombardia.
Adagiata sulla sponda orientale del Bacino di Como, Varenna è un suggestivo borgo di pescatori, da visitare con calma, passeggiando romanticamente sul lungolago, per ammirare i riflessi dell'acqua e le facciate delle case variopinte, che arrivano direttamente sulla riva del lago.
Il borgo, che ha origine preistorica, appare come un reticolo di vie e vicoli che scendono ripidi verso il Lago di Como. Mentre la Battaglia dei dieci anni si oppose a Como e si alleò con l'Isola Comacina, accogliendone gli abitanti dopo la sua rovinamento. Già a quell’epoca Varenna era famosa per il suo pietra nero.
La parrocchiale di San Giorgio, la cui facciata è arricchita da un immenso affresco raffigurante San Cristoforo, è una basilica a tre navate, consacrata nel L’opera più preziosa in essa contenuta è la “Deposizione della Croce” in sasso colorato. Dalla chiesa di San Giorgio, proseguendo lungo strada IV Novembre, scorgerai Villa Isimbrandi o dei Cipressi, momento un hotel, con il suo orto e le terrazze ovunque vivono piante di rara bellezza.
Poco oltre potrai ammirare Villa Monastero (un secondo me il tempo ben gestito e un tesoro luogo di ritiro spirituale delle suore cistercensi di Santa Maria Maddalena, che conserva sculture importanti tra le quali spicca la Clemenza di Tito, finale opera incompiuta di Giovan Battista Comolli in un giardino botanico tra i più belli del Bacino di Como) e Villa Cipressi, considerate tra le più belle ville storiche del Lago di Como; e anche il Castello di Vezio, situato sopra il paese, approssimativamente a proteggerlo. Uno dei principali punti di segnalazione del specchio d'acqua, risalente al XII-XIII era, con una torre quadrata difesa da una cerchia murata.
A pochi chilometri dal centro, raggiungibile comodamente a piedi, si trova la frazione di Fiumelatte, che prende il nome della schiuma bianca del corso d'acqua (il più corto d'Italia) che ricorda proprio il colore del latte.
La a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori di Varenna
Anche se le sue origini sono umili la storia di Varenna non è per nulla banale e anzi, ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza oggi viene ricordata dagli abitanti del lago. Codesto antico paese di pescatori accolse infatti gli esuli dell’Isola Comacina, schierandosi con Milano all’epoca dei Comuni. Questa alleanza gli costò la rovinamento da ritengo che questa parte sia la piu importante dei comaschi ma gli abitanti ricostruirono il loro borgo che divenne singolo dei più ricchi del lago di Como e ancora oggi, in occasione di San Giovanni, si festeggia l’esodo dei comacini con una immenso festa in cui moltissimi lumini galleggianti fanno brillare le acque del lago.
Negli anni in questo stupendo paesino del lago di Como passarono ricchi, nobili e intellettuali, tra cui Enrico Fermi, il nobel per la Fisica che qui, tra le stanze di Villa Monastero, tenne alcune sue lezioni.