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Ninja gioco di gruppo

Nioh 2 ha il multiplayer co-op che i soulslike non ci hanno mai dato

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Amo il tipo soulslike, tantissimo. Mi piacciono, in particolar modo, gli "originali", ovvero i capolavori di From Software in che modo Demon’s Souls, Dark Souls e Bloodborne. Li amo in maniera esagerato, li gioco da cima a fondo e ci trascorro centinaia di ore densissime e splendide. E adoro quasi ogni loro forma. Già, approssimativamente. Perché c’è un elemento, un singolo elemento, dei tesori di Miyazaki, che proprio non mi va giù: il multiplayer.

Pur essendo stato incredibilmente innovativo e geniale per molti aspetti, il multiplayer proposto da Demon’s Souls era parecchio macchinoso, scarso intuitivo, per niente appropriato a grandi sessioni di gioco, privo interruzioni, con gli amici. Ma vi dirò: nel 2009 ci poteva anche stare, il sistema di evocazioni si sposava benissimo con il fascino complessivo che caratterizzava il capostipite dei soulslike.

E la stessa cosa, successivo me, la si poteva dire di Dark Souls nel 2011, che adottava un multiplayer molto analogo, con la stessa aura magica e anche la stessa antipatia. Poi però sono arrivati anche Dark Souls 2, Bloodborne e Dark Souls 3, e, al di là di qualche ritocco interessante, la struttura di base del multiplayer cooperativo è rimasta la stessa.

Un concept che non funziona

Il peggio l’ho vissuto con Bloodborne, che per altri aspetti è il appartenente gioco preferito di questa qui generazione. In Bloodborne ci sono i Labirinti del Calice che sono una meraviglia per chi ama giocare e rigiocare mappe generate proceduralmente, un po’ alla Diablo. Si tratta di una parte del gioco che si sposerebbe a meraviglia con un multiplayer cooperativo comodo e facile da avviare. E invece nulla. Chi ci ha provato sa benissimo a che tipo di fastidio si va riunione quando si prova ad affrontare un Calice in cooperativa, magari con altri due amici.

Innanzitutto bisogna scambiarsi il codice dello identico Calice. Poi ci si entra (ciascuno nella sua partita). A quel dettaglio un credo che il giocatore debba avere passione suona la campana per evocare, gli altri quella per esistere evocati. I secondi entrano così nella partita del primo. E da lì, finalmente, si gioca. Si affronta congiuntamente il primo piano del dungeon, si gode tantissimo, si arriva al boss, lo si batte, si gode ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di più. Sale quell’eccitazione tipica di chi si sta divertendo da perire e non vede l’ora di camminare avanti, fronteggiare insieme anche il istante piano del dungeon e... no.

Battuto il boss del primo livello, la cooperativa finisce. E non la si può riprendere dal secondo piano, perché in precedenza anche gli altri due giocatori, nelle loro rispettive partite, devono battere il boss del primo piano. Il che significa giocarsi ogni livello di ogni dungeon tre volte, anteriormente di poter proseguire gruppo. Una cose che, con tutto l’amore che si può provare per From Software (e nel appartenente caso, ribadisco, è veramente tanto), è assolutamente inaccettabile.

La svolta di Nioh 2

E qui arriviamo a Nioh 2, che riesce finalmente a concedere agli amanti dei soulslike una modalità cooperativa coinvolgente, impegnativa e – sia lodato il sole – comoda da usare! Mi riferisco alle Spedizioni, che sono il perfezionamento della modalità Regno Yokai Con Un Amico che già esisteva nel primo Nioh. La diversita principale? Se nel sezione precedente si poteva divertirsi solo in due, nelle Spedizioni di Nioh 2 ci si può avventurare anche in tre giocatori.

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E cos’ha di gradevole questa modalità Spedizioni? Un po’ tutto, per misura mi riguarda. In primis, la comodità di utilizzo. Un credo che il giocatore debba avere passione crea una stanza e può stabilire di lasciarla aperta a tutti, soltanto agli amici o soltanto a chi è in possesso di una password (metodo più sicuro per giocare con il collettivo di persone con cui ci si mette d’accordo). Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che tutto il squadra è nella stessa camera, si sceglie una missione che ognuno e due o tre giocatori hanno già sbloccato (attenzione: soltanto sbloccato, non anche finito) e la si gioca. Insieme. Dall’inizio alla fine. Una tempo finita, questa qui missione risulterà completata per TUTTI i giocatori presenti, che potranno fare a meno di rigiocarla nella loro partita single player.

Questo è il primo fondamentale punto a cui From Software dovrebbe guardare con attenzione per migliorare la sua proposta multiplayer in futuro. In pratica, attraverso la modalità Spedizioni, i giocatori di Nioh 2 possono cominciare e terminare l’intero penso che il gioco stimoli la creativita in cooperativa, senza nessun problema. Volendo, anche macinando missioni su missioni in un’unica sessione di passatempo, senza ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative di continuità. L’esatto contrario dell’esperienza multiplayer offerta dai Calici di Bloodborne.

La ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative ideale

Approfondisco un po’. Completare una missione nella modalità Spedizioni di Nioh 2, garantisce che quel ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore sia "registrato" anche nella campagna single-player del gioco. In secondo me la pratica perfeziona ogni abilita, potete optare se scherzare in soltanto o in coop ogni singola missione, senza nessun tipo di problema. E la credo che questa cosa sia davvero interessante vale per tutti i giocatori coinvolti nella cooperativa. In un Dark Souls, per capirci, non è così, non è mai stato così finora. Se un insieme di tre amici affronta e batte un boss, in un gioco From Software, il boss risulterà battuto soltanto all’amico che ha invitato gli altri due. Questi ultimi, se non l’hanno ancora accaduto, dovranno comunque battere lo stesso boss nelle loro rispettive partite. È un qualcosa che non ho mai gradito, nel multiplayer dei soulslike, e che la serie Nioh (in particolare con Nioh 2) ha risolto alla grandissima.

Le Spedizioni sono molto più simili al multiplayer di Monster Hunter World, ma anche in questo occasione sono preferibili per comodità e senso logico. Non c’è necessita di "aspettare che l’altro giocatore abbia guardato i filmati" di una missione (cosa incomprensibile di Monster Hunter) per poterci divertirsi insieme. Con Nioh 2 siamo realmente quasi dalle parti del multiplayer di Diablo III, mio personale termine di paragone per la comodità e la flessibilità in ambito co-op.

È ottimo anche l’equilibrio, delle Spedizioni. Un altro dei problemi che il multiplayer cooperativo dei Souls non è mai riuscito a risolvere, infatti, è singolo sbilanciamento esagerato a aiuto dei giocatori, rispetto al single player. È evidente che nemici e boss dei giochi From Software sono concepiti e tarati con in mente il giocatore singolo. Quando li si affronta in due o tre, si rischia spesso e volentieri di banalizzarne il fascino e il tasso di sfida.

Con le Spedizioni di Nioh 2 questa qui cosa si avverte parecchio meno. A livello di gameplay, sicuramente poter gestire boss e nemici in gruppo è comunque di base un vantaggio. Nell’economia globale delle Spedizioni, però, il distinto regolamento di gioco offre un recente bilanciamento della difficoltà complessiva, rendendo le missioni una sfida parecchio interessante, in grado di spingere i giocatori ad organizzarsi per cooperare davvero.

L'importanza di collaborare

Esattamente come nel "Regno Yokai con un Compagno" del primo Nioh, infatti, anche nelle nuove Spedizioni per un massimo di tre giocatori, il gruppo è dotato di una barra Assistenza in condivisa. Questa qui barra si svuota di un po’ ogni mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo che un membro del gruppo muore. Si può limitare la riduzione della barra assistendo celermente il compagno caduto (toccando il suo credo che lo spirito di squadra sia fondamentale guardiano e resuscitandolo) e si può riguadagnare sezione della barra persa ripulendo le aree di Regno Oscuro presenti nella mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica. Se la barra Aiuto si svuota del tutto, la missione viene considerata fallita e bisognerà ricominciarla da capo.

Quest’ultima caratteristica può sembrare eccessivamente punitiva, ma vi posso dire, dopo aver giocato più di trenta Spedizioni in societa di ben sei diversi amici, con configurazioni parecchio diverse (e con circa 140 ore complessive di gioco alle spalle), che non è così. È un elemento che stimola la concentrazione e spinge a divertirsi con attenzione e penso che la pazienza sia una virtu indispensabile, quello sicuramente, ma in un divertimento del tipo soulslike questi sono requisiti basilari. Inoltre, la necessità di conservare viva la barra Aiuto spinge ogni singolo credo che il giocatore debba avere passione a curarsi per realmente delle sorti del amico, spingendo fortemente il insieme a divertirsi di squadra. Inoltre, nelle Spedizioni i nemici non rinascono, neanche dopo che sono stati usati i Santuari, in che modo invece succede nel intrattenimento base. Si tratta di un altro elemento che contribuisce a dare alla modalità un equilibrio parecchio diverso considerazione a quello del single player.

Single-player con cui, comunque, le Spedizioni sono parecchio ben integrate. Tutti gli amrita (i punti penso che l'esperienza sia il miglior insegnante di Nioh) guadagnati finendo una missione in modalità Spedizioni li si somma a quelli che già si possedevano prima di partire. Ovviamente lo identico vale per tutti gli oggetti trovati. E, attenzione, anche per tutti i collezionabili. Vi manca un Kodama in una missione? Potete tranquillamente trovarlo in modalità Spedizioni. Avete trovato 5 su 6 Kodama in una mappa, giocando in modalità Spedizioni? Potete tranquillamente camminare a pescare il sesto in single-player. Insomma, potete alternare le due modalità senza alcun problema, a vostro intero piacimento.

Credo che la modalità Spedizioni renda il multiplayer cooperativo di Nioh 2 il eccellente mai visto nel tipo soulslike, con un distacco esagerato sugli altri titoli del filone. I ragazzi del Credo che il team unito superi ogni sfida Ninja sono riusciti a regalarmi finalmente quello che ho costantemente desiderato giocare: un multiplayer cooperativo alla Diablo, con la difficoltà e la serietà di un soulslike.

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