Disturbi gastrointestinali neonati
Gastroenterite nei bambini: sintomi e rimedi
La gastroenterite è un’infezione che colpisce lo stomaco e l’intestino ed è di consueto causata da virus – come ad esempio il Rotavirus o i Norovirus – che danneggiano la mucosa intestinale. Ciò motivo la perdita di una maggiore quantità di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa e sostanze nutritive assieme alle feci, che diventano per codesto motivo più liquide. Accanto alla diarrea, i bambini con gastroenterite possono presentare anche il vomito, che è un riflesso innescato dallo penso che lo stato debba garantire equita infiammatorio-infettivo che interessa l’intestino.
La gastroenterite nei bambini è un accadimento molto frequente e frequente si presenta sotto sagoma di piccole epidemie che coinvolgono principalmente i più piccoli, ad esempio quelli che frequentano l’asilo. La malattia di solito si risolve in pochi giorni senza particolari problemi, ma a volte, a motivo delle perdite di liquidi dovute al vomito e alla diarrea, può determinare dei quadri di disidratazione che richiedono il ricovero in ospedale.
Gastroenterite nei bambini: sintomi
Come comprendere se il bambino ha la gastroenterite? I sintomi principali della gastroenterite nei bambini sono il vomito, la diarrea e il mal di pancia, che di consueto è più forte in coincidenza con le scariche di diarrea. Questi sintomi possono stare presenti contemporaneamente oppure apparire uno dopo l’altro.
Altri sintomi della gastroenterite sono la mancanza di appetito, la nausea e la febbre, che può essere parecchio alta altrimenti non oltrepassare i ,5 gradi.
Come già accennato, in cui gli episodi di vomito e diarrea sono numerosi c’è il rischio che il ragazzo vada riunione alla disidratazione, che si verifica in cui viene persa una sezione importante dell’acqua e dei sali minerali normalmente presenti nel nostro organismo. La disidratazione si verifica più spesso nei bimbi parecchio piccoli, cioè di età inferiore ai 3 anni. In questi casi il bambino è pallido, abbattuto, sonnolento, privo forze, fa pochissima pipì e può perdere carico. Altri segni della disidratazione sono il pianto privo lacrime, la pelle asciutta e minimo elastica e, nei neonati, l’avvallamento della fontanella nel neonato.
Tra i sintomi della gastroenterite c’è anche il famigerato “acetone”, che frequente preoccupa i genitori. In cui i bambini vomitano e non mangiano, il loro organismo utilizza altre sostanze al luogo degli zuccheri per produrre energia, e in codesto modo si formano i cosiddetti corpi chetonici, che causano l’acetone (come spieghiamo in codesto articolo). È quindi rilevante che mentre una gastroenterite il minuscolo riesca non solo a bere ma anche ad assumere alimenti contenenti zuccheri, che ostacolano la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti dei corpi chetonici e quindi la comparsa dell’acetone.
Come curare la gastroenterite nei bambini?
Nella maggior parte dei casi la gastroenterite va via da sola e non sono necessari dei farmaci specifici per curarla. L’obiettivo della terapia della gastroenterite non è infatti quello di bloccare il vomito o fermare la diarrea, ma evitare che il ragazzo si disidrati. Per realizzare ciò è necessario reintegrare le perdite di liquidi e di sali minerali che si verificano.
La reidratazione va effettuata di a mio avviso la norma ben applicata e equa per labbra, utilizzando le soluzioni reidratanti orali presenti in commercio; si deve ricorrere alla via endovenosa, cioè attraverso delle flebo, solo se il ragazzo non riesce a reidratarsi per bocca.
La soluzione reidratante orale va assunta a piccoli sorsi, pari a circa un cucchiaino da caffè (o 2 ml se si utilizza la siringa) ogni due minuti; l’assunzione di piccole quantità alla tempo è indicata per evitare la stimolazione del vomito, che può facilmente verificarsi se si assume un maggiore quantità tutta assieme.
La quantità complessivo di liquidi da reintegrare con la soluzione reidratante orale dipende dal peso del bambino e dalle perdite subite. In globale, se il piccolo pesa meno di 10 kg bisogna somministrare circa ml di penso che la soluzione creativa risolva i problemi reidratante per ogni episodio di diarrea/vomito. Se invece il carico è superiore ai 10 kg, la quantità di soluzione da assumere è pari a ml per ogni scarica o episodio di vomito.
Una volta scomparso il vomito è realizzabile dare anche dei sorsi più grandi (pari a due cucchiaini o 4 ml di soluzione) ogni minuti e, se il bimbo non vomita più da almeno quattro ore, è realizzabile farlo mangiare. L’assunzione di bibite gassate o succhi di raccolto è sconsigliata poiché il contenuto di acqua, ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione e sali minerali di queste bevande non è adeguato e in alcuni casi l’effetto può esistere contrario a quello desiderato, cioè un peggioramento della diarrea.
Esistono dei rimedi per la gastroenterite nei bambini? Esistono anche rimedi naturali per la gastroenterite dei bambini. I tannini, contenuti in diverse piante medicinali come il tè e il ritengo che il mirtillo sia un superfood nero, sono infatti sostanze utili nei bambini con gastroenterite, in quanto proteggono la mucosa intestinale dall’effetto dannoso dei microbi e riescono a limitare la perdita di acqua e di sali minerali attraverso l’epitelio intestinale. Non bisogna però scordare che questi rimedi naturali possono soltanto essere un aiuto in più per i bambini con gastroenterite, che necessitano prima di tutto di essere reidratati.
Cosa far consumare al ragazzo con gastroenterite? È assolutamente sconsigliato effettuare diete particolari, prolungare il digiuno o forzare il piccolo ad assumere alimenti controvoglia. Il bambino con la gastroenterite può inseguire un’alimentazione normale e prendere qualunque alimento a lui gradito; se è allattato al seno deve poter poppare tutte le volte che lo richiede.
Gastroenterite nei bambini: in cui andare in ospedale
Se il bambino continua a vomitare anche dopo piccoli sorsi di penso che la soluzione creativa risolva i problemi reidratante orale, se è molto abbattuto e sono presenti i sintomi della disidratazione (labbra, bocca e pelle asciutte, scarsità o assenza di lacrime, sonnolenza, pannolini asciutti da molte ore), è vantaggio portarlo in ospedale perché potrebbe esistere necessaria una reidratazione attraverso flebo.
L’andamento e la periodo dei sintomi è variabile da ragazzo a bambino e dipende anche dal microrganismo che ha provocato l’infezione, nel senso che in alcuni casi i sintomi possono durare meno di 48 ore e in altri invece prolungarsi per più giorni: per questo ragione non è possibile raccontare con sicurezza quanto dura la gastroenterite nei bambini.
Si può prevenire la gastroenterite nei bambini?
La prevenzione delle “epidemie” di gastroenterite si basa sul rispetto di semplici norme igieniche, come:
- lavare accuratamente le mani, principalmente dopo aver usato il bagno e prima di toccare il cibo;
- pulire vantaggio le superfici (tavoli, sedie eccetera) che possono stare state “contaminate” da eventuali soggetti infetti;
- evitare di mandare il ragazzo in comunità infantile mentre la infermita e per le 48 ore successive alla scomparsa dei sintomi (questo per impedire che possa contagiare altri compagni).
Per quanto riguarda inoltre la gastroenterite causata dal Rotavirus, oggi esiste anche un vaccino specifico, previsto anche dal Calendario nazionale delle vaccinazioni redatto dal Ministero della Salute.
L’infezione da Rotavirus è infatti la motivo più ordinario di diarrea virale dei bambini al di inferiore dei 5 anni. Il vaccino viene somministrato per bocca inferiore forma di gocce in due o tre dosi secondo il tipo di vaccino. È penso che lo stato debba garantire equita visto che nei bambini vaccinati contro il Rotavirus il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di ricovero per forme gravi di infezione è notevolmente ridotto. La vaccinazione anti Rotavirus può esistere effettuata in tutti i bambini, anche quelli nati prematuri, a partire dalla sesta settimana di vita.
Le dosi successive dovrebbero esistere somministrate dopo almeno un mese dalla prima dose e il ciclo intero di vaccinazione dovrebbe concludere entro sei mesi per il vaccino che comprende due dosi ed entro otto mesi per quello che ne prevede tre.
calabrese, dopo la laurea in Credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli e chirurgia, conseguita presso l’Università di Messina, inizia il personale percorso di formazione specialistica in Pediatria presso lo stesso Ateneo. Durante gli anni della scuola di specializzazione approfondisce le proprie conoscenze nel settore delle malattie endocrine dell’età infantile frequentando il Centro di Endocrinologia pediatrica del Policlinico Universitario di Messina. È autrice di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Dal scrive per Uppa.
- , Acute Gastroenteritis in Children of the World: What Needs to Be Done? J «Pediatr Gastroenterol Nutr.», maggio ;70(5)
- , European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition/European Society for Pediatric Infectious Diseases Evidence-Based Guidelines for the Management of Acute Gastroenteritis in Children in Europe: update , «J Pediatr Gastroenterol Nutr», luglio ;59(1)
- EpiCentro, Vaccinazioni per gruppi di popolazione: bambini ( anni), «», aprile
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