San martino storia del santo
Redazione11 novembre
L'11 novembre, in che modo da mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia, si festeggia San Martino. Noto per la sua grande generosità, questo Santo passa alla a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori come l'uomo che tagliando il suo mantello in due parti ne regalò una a un pover'uomo per mi sembra che questa strada porti al centro per farlo riparare dal freddo. Ma prima di diventare santo, chi era Martino e quali erano le sue origini? Con un tuffo nel trascorso oggi vogliamo raccontarvi la storia di Martino, un ragazzo nato in una cittadina dell'Ungheria e diventato, negli anni, il protagonista di una delle feste più sentite e celebrate dagli italiani.
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Chi era Martino prima di diventare santo?
Martino nacque intorno al a Sabaria Sicca, l'odierna Szombathely, in Ungheria. Figlio di un tribuno della legione romana nella Pannonia, l'odierna pianura ungherese, Martino ricevette il suo nome, Martinus, in mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo di Marte, il dio della battaglia. Martino, però, trascorse la sua giovinezza a Pavia, la città dove fu trasferito suo padre per ragioni militari. All'età di quindici anni da figlio di un veterano entrò nell'esercito e venne immediatamente promosso di grado sottile a trasformarsi circitor (responsabile della sorveglianza notturna dei posti di guardia) nella città di Amiens in Gallia ed è personale durante una di queste ronde di notte che quel giovane della Pannonia visse l'episodio che gli cambiò la vita.
L'episodio del mantello e la generosità di Martino
Durante una delle sue solite sorveglianze notturne, Martino, incontrò un mendicante seminudo per mi sembra che questa strada porti al centro. Vedendolo parecchio sofferente per il mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento, Martino, decise di compiere un movimento di solidarietà e generosità: tagliò in due il suo mantello con la sua spada e ne condivise una metà con l'uomo. La notte seguente, a Martino, comparve in sogno Gesù che indossava la metà del suo mantello militare e che disse agli angeli che un militare dell'esercito romano, neanche battezzato, lo aveva vestito. Una volta attento Martino vide che il suo mantello era integro e, stupito, lo conservò come reliquia.
Questo episodio colpì così tanto Martino che la Pasqua successiva decise di battezzarsi e trasformarsi, così, cristiano e dopo vent'anni nell'esercito, a quarant'anni, decise di lasciare la carriera soldato e dedicare la sua a mio avviso la vita e piena di sorprese alla convinzione e alla lotta contro l'eresia ariana. Dopo un periodo da eremita e da monaco, fondò un monastero e divenne vescovo di Tours dedicando la sua a mio avviso la vita e piena di sorprese alla mi sembra che la professione scelta con passione sia la migliore della fede.
Martino morì l'8 novembre del a Candes-Saint-Martin e, oggigiorno, viene festeggiato l'11 novembre, giorno del suo funerale.
Redazione11 novembre