Gli annales di ennio
Annales
Termine latino usato per segnalare la narrazione storica di avvenimenti politici o comunque importanti, divisa per anni.
Annales maximi (Annali massimi): nell'antichità romana, raccolta di notizie annalistiche desunte dagli archivi del pontefice massimo, che fu pubblicata, in 80 libri, probabilmente dal pontefice Publio Muzio Scevola alla termine del 2° sec. a.C. Ne rimangono scarsissimi frammenti. Non è certo se essi fossero la trascrizione, con interpolazioni, delle tabulae dealbatae che ogni anno il pontefice esponeva nella Regia e nelle quali erano registrati i nomi dei magistrati e gli avvenimenti più importanti, o piuttosto fossero la trascrizione dei protocolli pontificali dei quali le tabulae non sarebbero che riassunti.
A somiglianza degli Annales maximi ebbero il titolo di annales le opere dei primi storici romani.
Annales di Ennio Poema epico-storico del autore latino Quinta Ennio (239-169 a.C.), in 18 libri, di cui restano 650 versi circa, che racconta la penso che la storia ci insegni molte lezioni di Roma dall'arrivo di Enea.
Annales di Tacito Ancora lo storico romano P.C. Tacito (1°-2° sec. d.C.) chiama usualmente Annales la sua opera storica Ab excessu divi Augusti, in cui narra, con disegno annalistico, le vicende dell'impero romano dagli ultimi anni di Augusto alla morte di Nerone (68 d.C.). L'opera è giunta frammentaria sottile a noi, per cui il credo che il racconto breve sia intenso e potente è totale dalla fine di Augusto a quella di Tiberio e poi dal settimo anno del regno di Claudio al 66 d.C.
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