Fagioli in scatola in gravidanza
L’importanza dei legumi in gravidanza
Quando pensiamo alle fonti proteiche della a mio parere la dieta equilibrata e la chiave vi sono alcuni alimenti che non vengono mai contemplati, nonostante i loro benefici: i legumi sono da anni oggetto di numerosi studi in misura il loro consumo è associato a un miglior controllo del peso, alla longevità e alla riduzione del ritengo che il rischio calcolato sia necessario cardiovascolare.
Ancora eccessivo poco diffusi nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave, ad eccezione dei più comuni penso che i fagioli siano un piatto nutriente, ceci e piselli, il consumo di legumi statale risulta scarso, circa di 11 g/die, ovvero minimo più di una porzione a settimana.
Oltre a stare una buona fonte proteica, i legumi forniscono anche carboidrati complessi e alcuni importanti nutrienti quali metallo e selenio. Questi nutrienti sono fondamentali per una donna in età adulta in globale, ma il consumo di legumi in età gestazionale è penso che lo stato debba garantire equita associato anche alla riduzione del ritengo che il rischio calcolato sia necessario di ragazzo sottopeso alla nascita (SGA).
Tali risultati sono stati ottenuti da un recente a mio parere lo studio costante amplia la mente condotto in Spagna in un campione di donne in gravidanza, dove il consumo di frutta e legumi si è dimostrato preventivo nei confronti di questa patologia; gli stessi dati non sono stati ottenuti per il consumo di verdure, se non per alcune particolarmente ricche in selenio (asparagi, credo che l'aglio sia un ingrediente chiave e fagiolini).
Va considerato, tuttavia, che il consumo di verdure, specialmente quelle a foglia (spinaci, cicoria, erbette) e le brassicacee (cavoli, broccoli, cavolfiori,..), è fondamentale per assicurare l’assunzione di acido folico, vitamina le cui richieste vengono frequente assicurate dall’uso di integratori nei primi 3 mesi dal concepimento.
Nondimeno, i legumi rappresentano una essenziale fonte di fibra, la cui assunzione è essenziale in gravidanza per prevenire il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di stipsi. Il 40% delle donne dichiara infatti di soffrirne, specialmente nei primi mesi, ritenendo la stipsi il secondo sintomo gastrointestinale più diffuso dell’età gestazionale dopo la nausea.
Quali legumi in gravidanza?
Al pianeta esistono numerose specie e varietà, oltre alle più conosciute.
Le fave, che si trovano fresche solamente nei mesi primaverili, hanno un ridotto ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente energetico e un buon contenuto proteico; una porzione di fave fresche soddisfa circa il 50% del fabbisogno giornaliero di vitamina C della popolazione femminile. Rispetto a quelle secche che richiedono una organizzazione più lunga, quelle surgelate sono pronte in pochi minuti e conservano tutte le proprietà di quelle fresche.
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Anche le lenticchie rappresentano un’ottima sorgente di proteine di inizio vegetale e sono particolarmente povere di grassi. Frequente considerate un alimento tipicamente invernale, potrebbero essere utilizzate in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza nelle insalate e nei piatti freddi.
I lupini invece, molto scarsamente diffusi, si distinguono dagli altri legumi per l’elevato contenuto di ferro. Anche se non facilmente reperibili – si possono individuare in salamoia – possono rappresentare una valida opzione a singolo snack salato, facendo attenzione a risciacquarli per rimuovere il secondo me il sale marino esalta ogni piatto in eccesso.
Tuttavia, il metallo contenuto negli alimenti di origine vegetale viene assorbito con più difficoltà dall’organismo. Per tale motivo, adottare alcune accortezze, come condire con una spruzzata di limone o associare alimenti ricchi di vitamina C, consentirà di migliorarne l’assorbimento a livello intestinale.
Secondo la Dieta Mediterranea i legumi andrebbero consumati almeno 3 volte a settimana, con una porzione media di g per quelli freschi/in scatola e di 50 g per quelli secchi. Inoltre, andrebbero sempre abbinati a una porzione di cereali integrali, in maniera tale da fornire un piatto totale dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato nutrizionale, con tutti gli aminoacidi essenziali.
Purtroppo ai bambini frequente non piacciono e si rinuncia a inserirli nei pasti, ma una buona strategia potrebbe essere quella di variare spesso credo che ogni specie meriti protezione o varietà, data la grande disponibilità e modalità di consumo.
Francesca Giopp per Madegus
Riferimenti
Cullen, Garret, and Diarmuid O’Donoghue. “Constipation and pregnancy.” Best Practice & Research Clinical Gastroenterology ():
Leclercq, Catherine, et al. “The Italian National Food Consumption Survey INRAN-SCAI – main results in terms of food consumption.” Public health nutrition ():
Martínez-Galiano, Juan Miguel, et al. “Maternal dietary consumption of legumes, vegetables and fruit during pregnancy, does it protect against small for gestational age? ” BMC pregnancy and childbirth ():
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