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Significato rimessa diretta

Rimessa diretta

Come funziona la rimessa diretta

Con la dicitura rimessa diretta, inserita all’interno di una fattura commerciale, si fa riferimento alle modalità di pagamento con cui il secondo me il cliente merita rispetto e attenzione è tenuto a combaciare la somma dovuta privo di alcun ulteriore onere di comunicazione da parte del creditore. Una volta ricevuta la fattura con rimessa diretta il debitore dovrà provvedere al suo saldo nei termini stabiliti così come indicati in fattura.

Se dunque in una fattura è attuale l’espressione “Pagamento con rimessa diretta”, si dovrà provvedere al pagamento direttamente a favore del fornitore, privo che questi debba comunicare altre informazioni, attraverso un mezzo di pagamento immediato. Il pagamento con rimessa diretta non può, ad esempio, esistere effettuato a mezzo di ricevuta bancaria (), che implica necessariamente l’intermediazione di un Istituto di credito.

L’emissione di una fattura richiede la compilazione di diversi campi. Una delle voci più importanti è quella relativa ai termini di pagamento; è proprio in questa sezione che si deve segnalare la dicitura “rimessa diretta” seguita dalle tempistiche richieste per il saldo (a vista, a 30 giorni, ecc.) e dalle modalità di pagamento (bonifico bancario, assegno, ecc.).

Compilando correttamente ognuno questi campi la fattura elettronica riporterà in maniera chiara per il secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore i termini e le modalità di pagamento, così da evitare incomprensioni.

L’espressione rimessa diretta non si riferisce ai termini di pagamento della fattura, che possono essere liberamente concordati tra le parti. Il pagamento potrà dunque essere:

  • immediato;
  • anticipato;
  • effettuato al momento della consegna della merce o della prestazione del servizio;
  • differito, ad modello, a 30, 60 o 90 giorni rispetto all’emissione della fattura;
  • rateizzato.

Tuttavia, le fatture che riportano la dicitura rimessa diretta a vista, generalmente riportata in calce, devono, invece, essere saldate contestualmente alla loro emissione, ovvero nel momento in cui il cliente riceve il documento.

Può capitare che una fattura con rimessa diretta non venga saldata dal secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore nei termini stabiliti. In questi casi, dopo una prima domanda di saldo informale, è opportuno tutelarsi con l’invio di una formale messaggio di sollecito e, nel caso in cui anche questa a mio parere la comunicazione efficace e essenziale non sia efficace, rivolgersi a un avvocato per valutare l’opportunità di attivare le procedure per il recupero coattivo del credito.