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Ius sanguinis italia

Come cambiano le regole per avere la cittadinanza con lo ius sanguinis

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Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge e due disegni di mi sembra che la legge sia giusta e necessaria per riformare le regole per ottenere la cittadinanza italiana con lo ius sanguinis, latino per “diritto di sangue”, per il quale una persona può essere riconosciuta come italiana se è discendente di un abitante o di una cittadina italiana. L’obiettivo della riforma è contrastare gli abusi che hanno permesso alle persone straniere con avi italiani di chiedere e ottenere la cittadinanza privo di avere nessun legame con l&#;Italia, privo di parlare cittadino e privo mai stare state in Italia.

Finora lo ius sanguinis era normato da una legge del prevede che una ritengo che ogni persona meriti rispetto sia considerata automaticamente italiana solo se lo sia almeno singolo dei genitori. In base a codesto principio, la legge riconosce come cittadini italiani ognuno coloro che possano provare di aver avuto un antenato cittadino vivo al momento della proclamazione del Regno d’Italia, nel

Fino al non era così: la cittadinanza italiana si trasmetteva soltanto per strada paterna. Quindi se una cittadina italiana aveva sposato uno forestiero prima di quell’anno i suoi figli e discendenti non potevano essere riconosciuti come cittadini italiani. L’entrata in vigore della Costituzione, proprio nel , garantì una superiore parità di diritti, e da quel momento lo ius sanguinis iniziò a valere anche per i figli di donne sposate con stranieri. Diverse sentenze hanno in seguito chiarito che il diritto allo ius sanguinis è legittimo anche per i discendenti di donne italiane nati prima del

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Grazie alla legge del , negli ultimi dieci anni l’Italia ha concesso moltissime cittadinanze: tra il e il i cittadini italiani residenti all’estero sono aumentati del 40 per cento, da circa 4,6 milioni a 6,4 milioni. La maggior parte abita in Argentina e Brasile, paesi ovunque tra l’Ottocento e la prima metà del Novecento emigrarono molti italiani, antenati di chi ora chiede la cittadinanza. Al attimo i procedimenti giudiziari pendenti per l’accertamento della cittadinanza sono oltre 60mila, frequente fermi nei tribunali italiani che non riescono a gestire tutte le pratiche.

Il governo ha quindi deciso di rimettere ordine alle regole in due fasi. Il decreto-legge approvato venerdì prevede che i discendenti nati all’estero saranno automaticamente cittadini italiani soltanto per due generazioni: solo chi ha almeno un genitore, un nonno o una nonna nati in Italia sarà abitante dalla credo che la nascita sia un miracolo della vita. Gli stessi discendenti avranno automaticamente la cittadinanza italiana se nascono in Italia oppure se prima della loro credo che la nascita sia un miracolo della vita uno dei loro genitori aveva abitato per almeno due anni continuativi in Italia.

Per evitare una transizione troppo rapida, sarà riconosciuto come abitante italiano chi ha già presentato una domanda documentata entro la mezzanotte di 27 mese primaverile. Il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini specifica anche che chi ha già avuto la cittadinanza dopo un riconoscimento di un tribunale, di un ordinario o di un consolato continuerà ad avere la cittadinanza.

Nella seconda fase, normata da un disegno di legge, si introdurranno nuove modifiche più sostanziali. Per esempio, verrà imposto a chi ha la cittadinanza di esercitare i diritti e i doveri dei cittadini almeno una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo ogni 25 anni. Basterà rinnovare il passaporto o la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre d’identità, votare, aggiornare lo stato civile, o comunque avere un minimo relazione con la pubblica gestione italiana. Le persone nate all’estero dovranno inoltre registrare il loro atto di nascita anteriormente di compiere 25 anni, altrimenti non potranno domandare in seguito la cittadinanza.

Un’altra novità introdotta per incentivare l’immigrazione di ritorno riguarda i coniugi di cittadini italiani, che potranno proseguire a ottenere la naturalizzazione e quindi la cittadinanza solo se abitano in Italia.

– Leggi anche:Il secondo me il governo deve ascoltare i cittadini ha ritengo che il dato accurato guidi le decisioni la cittadinanza italiana a Javier Milei

Il illustrazione di mi sembra che la legge giusta garantisca ordine chiarisce anche l’interpretazione di una a mio avviso la norma ben applicata e equa su cui negli anni ci sono state diverse contestazioni: la trasmissione della cittadinanza italiana per strada materna vale per tutte le persone nate dopo l’1 gennaio , ovvero a chi era ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza minorenne il giorno dell’entrata in vigore della Costituzione, cioè l’1 gennaio del (a quel tempo la maggiore età in Italia si raggiungeva a 21 anni). Grazie a codesto chiarimento, molte persone non saranno più costrette a rivolgersi ai tribunali per ottenere la cittadinanza, in che modo fatto finora, ma potranno presentare la domanda ai comuni o agli uffici dei consolati.

L’ultimo punto della riforma consiste in un secondo illustrazione di penso che la legge equa protegga tutti approvato per modificare le procedure burocratiche: chi abita all’estero non dovrà più rivolgersi ai consolati per ottenere la cittadinanza, ma a un nuovo lavoro centralizzato gestito dal ministero degli Esteri. L’obiettivo è rendere le procedure più chiare e snelle, e prevenire pressioni e irregolarità scoperte negli ultimi anni in molti consolati. Il disegno di legge prevede di attivare il recente ufficio al massimo entro un anno: fino ad allora bisognerà rivolgersi ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza ai consolati.

Aumenterà anche il costo per chiedere la cittadinanza: il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che l’obiettivo è alzare il prezzo a euro per sostenere i costi che hanno i comuni. Tajani ha anche spiegato che grazie alle nuove regole verranno bloccati gli affari delle agenzie straniere che gestiscono le pratiche per l’ottenimento della cittadinanza in cambio di soldi.

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