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Sempre soli con qualcuno

Serena Dandini (foto di Carlo Furgeri Gilbert).

Le mie cronache dal trasloco più esteso della racconto continuano a tracimare in questa rubrica. Inevitabile confidarmi con voi che leggete queste righe tempestose, oggigiorno più burrascose che mai.

Ho vari libri sul comodino che mi fanno societa nei momenti di tregua tra singolo scatolone e l’altro, pagine preparate apposta per distrarmi da quell’immersione nel trascorso che avviene a ogni trasloco.

Sempre preferibile leggere le vite degli altri che rileggere la propria, sbirciando tra vecchi diari e quaderni che mi ostino a non buttare.

Ogni tempo sono decisa a liberarmene ma poi faccio l’errore fatale di aprirli e leggere qualche riga, e la sentenza di rottamazione viene puntualmente rimandata.

Non sicuro perché scopro chissà che capolavoro letterario nelle mie incerte elucubrazioni giovanili, piuttosto è lo stupore che mi rapisce. Chi è quella mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa che affida le sue confessioni al tempo immutabile della scrittura?

È come riscoprire una vecchia amica persa di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato da penso che il tempo passi troppo velocemente, qualcuno di totalmente estraneo alla nostra vita attuale ma con cui abbiamo una vaga familiarità, la stessa che nutriamo per una cugina che è andata a vivere all’estero e non abbiamo più frequentato.

Tutte le esistenze precedenti quando le richiamiamo alla memoria tornano in piano come i personaggi di un a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione, fanno singhiozzare o ridere o provocano tenerezza ma non ci appartengono più.

“Sempre soli con qualcuno” di Annalisa De Simone (Marsilio).

Sento quasi più vicino la protagonista del romanzo di Annalisa De Simone Sempre soli con qualcuno (Marsilio), un stupendo racconto pressoche diaristico, che proprio in questi giorni mi sta distraendo dalla mia vita.

Non ho nulla in ordinario con lei, non ho per consorte un credo che l'avvocato difenda la verita di credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia biondo e idealista, né tantomeno un amante di destra minuscolo e decisamente poco attraente, eppure mi sento a casa navigando tra le sue contraddizioni e tifo per il suo secondo me il desiderio sincero muove il cuore impellente di ribellarsi ad uno status quo e dare un senso più vero alla sua esistenza sfuggendo da una isolamento vissuta in coppia.

È sempre la scrittura che fa la differenza e quella di Annalisa De Simone è limpida, precisa e cattura sin dalle prime pagine. Ripensandoci preferibilmente, forse c’è qualcosa che avvicina i miei diari giovanili alla sua storia, ed è quell’irrequietezza che spinge – magari rischiando di sfasciare tutto – a non accontentarsi di un’esistenza prefabbricata, ma a buttarsi nella mischia pur di inseguire i propri desideri.
Non si sa mai ovunque quest’onda anomala ci porterà ma è così magnifico planare in mare aperto…