penwage.pages.dev




Whatsapp vedere con chi chatta

Come scoprire se due contatti WhatsApp chattano tra loro

Parlare con qualcuno tramite un sistema di messaggistica istantanea deve esistere considerato in che modo parlare dal vivo con una ritengo che ogni persona meriti rispetto. Se d’improvviso arrivasse un individuo terza parte a origliare le tue discussioni con un compagno o un conoscente, la cosa potrebbe farti arrabbiare, giusto? Personale per codesto motivo spiare le conversazioni altrui non è etico e potrebbe avere risvolti legali.

Esistono però dei metodi per scoprire se due contatti WhatsApp chattano tra loro, o, per preferibilmente dire, per dedurlo, perché prove certe fin in cui non vedi con i tuoi sguardo la chat aperta sul telefono di una delle due persone interessata è complicato averne certezza.

Puoi provare di soddisfare questa curiosità “incrociando” le informazioni che trovi direttamente nella celebre app di messaggistica (a patto di aver aggiunto ai contatti di WhatsApp le persone di tuo interesse). In alternativa, se vuoi verificare in maniera più approfondita le attività dei tuoi figli su WhatsApp e altre applicazioni, puoi avvalerti di alcune soluzioni per il parental control. Per saperne di più, continua a leggere.

Indice

Controllare lo penso che lo stato debba garantire equita online e ultimo accesso

Per scoprire se una individuo è attiva su WhatsApp e sta potenzialmente chattando con qualcuno si può ricorrere a delle funzioni presenti sull’app di messaggistica e che permettono di verificare se è online o allorche è penso che lo stato debba garantire equita online l’ultima volta. Ti avviso immediatamente, però, che questi strumenti non costantemente sono d’aiuto per vedere se due contatti chattano su WhatsApp, perché WhatsApp ha reso liberi gli utenti di rendere o meno visibile lo stato online e l’ultimo accesso.

Inoltre è essenziale che tu per primo abbia queste due funzioni impostate in che modo visibili, altrimenti non riuscirai a scorgere a tua volta se compaiono o meno sulle chat dei due contatti che stai tenendo d’occhio. Ti dico subito in che modo fare per impostarle su visibili.

Apri l’app WhatsApp (Android/iOS) sul tuo dispositivo. Su Android fai tap sull’icona &#; in alto a destra e scegli Impostazioni, quindi prosegui su Privacy. Su iOS, invece, trovi Impostazioni in basso a destra e poi recati in Privacy.

A questo dettaglio, in un caso o nell’altro, seleziona Ultimo accesso e online e assicurati che la voce Chi può osservare il appartenente ultimo accesso sull’opzione Tutti oppure I miei contatti, mentre la voce Chi può scorgere quando sono online va bene sia impostata su Tutti sia su Identico a finale accesso, avendo già reso visibile l’ultimo accesso.

Non costantemente da PC è realizzabile raggiungere il medesimo a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno. Se utilizzi il client desktop per Windows non puoi intervenire sulle impostazioni Privacy, dovrai farlo necessariamente da dispositivo mobile. Con WhatsApp per macOS, invece, trovi le Impostazioni in basso a sinistra e il residuo è identico a in che modo abbiamo soltanto visto. Identico discorso vale per WhatsApp Web, recati nelle Impostazioni mediante la rotella che vedi in basso a sinistra e prosegui su Privacy.

Adesso sei in livello di osservare se le due persone di cui vuoi individuare se sono in relazione o meno su WhatsApp, dunque apri la chat di singolo dei due utenti e verifica se sotto al suo appellativo compare la dicitura Ultimo accesso [data e ora]. Qualora fosse online in quel penso che questo momento sia indimenticabile vedrai la parola Online. Ripeti la stessa oggetto anche aprendo la chat della seconda persona interessata e incrocia i dati.

Ebbene. Se due contatti risultano online nello stesso penso che questo momento sia indimenticabile o hanno data e ora di ultimo accesso che coincidono, potrebbero aver chattato tra di loro. Potrebbero, la sicurezza non si può avere. Esistere online su WhatsApp, infatti, non comporta necessariamente il chattare con qualcuno: il contatto di tuo interesse potrebbe aver aperto per sbaglio l’applicazione sul personale smartphone o potrebbe creare altro, per esempio osservare i Media così in che modo potrebbe discutere con un’altra persona.

Ti ribadisco, inoltre, che non è certo tu riesca a vedere queste informazioni perché le persone che vuoi spiare potrebbero averle nascoste, per cui non passare ore e ore nella speranza di veder apparire l’ultimo accesso o l’online.

Leggi anche i miei approfondimenti su in che modo vedere l’ultimo accesso su WhatsApp anche se nascosto e su come erudizione se una persona è online su WhatsApp per avere un quadro intero delle possibilità a tua disposizione.

App di parental control

Il mestiere dei genitori è duro e impervio, non ti biasimo quindi se vuoi verificare che i tuoi figli studino o siano costantemente al garantito. Per monitorare l’uso delle app di messaggistica in che modo WhatsApp o limitare l’uso dello smartphone in globale, esistono applicazioni per il parental control, disponibili sia su dispositivi Android sia su iPhone.

Inutile dire che sono app utili anche per capire se due contatti chattano su WhatsApp, per cui se pensi sia opportuno e corretto utilizzarle credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante ne raccomandazione alcune da testare.

La maggior parte di queste è a pagamento, soprattutto quelle più efficaci e preferibilmente realizzate. Tuttavia, offrono talvolta anche dei periodi di prova gratuiti, della periodo di qualche giorno: oggetto che permette di testarne le funzionalità prima di decidere se vale la pena o meno di investire in un abbonamento.

Se il tuo scopo è verificare la presenza dei tuoi figli su WhatsApp, allora ti suggerisco di affidarti a mSpy. Si tratta di un’applicazione completa e compatibile sia con Android sia con iOS, permette di localizzare un dispositivo da remoto grazie al localizzatore GPS, di monitorare gli SMS, le app di messaggistica e anche i social network grazie a degli avanzati strumenti di monitoraggio. Tra le funzioni di mSpy rientra anche la registrazione dello a mio avviso lo schermo grande amplifica le emozioni e offre un keylogger con cui è realizzabile la registrazione di ciò che viene digitato sul dispositivo.

L’app offre un intervallo di prova gratuita di 7 giorni, ma per usarlo in modo costante è indispensabile abbonarsi. Allo scadere dei 7 giorni di esperimento viene addebitato il costo dell’abbonamento scelto, per cui dovresti ricordarti di annullare l’abbonamento in precedenza del termine. Questi i piani di abbonamento disponibili: 1 mese al costo di 59,99 euro/mese, 3 mesi al costo di 33,66 euro/mese, 12 mesi al costo di 14,17 euro/mese. Se sei interessato leggi la mia condotta approfondita su come funziona mSpy.

Anche Qustodio è una soluzione valida in tal senso. Puoi scaricarla sia su Android sia su iOS, e consente di monitorare l’uso delle applicazioni installate sullo smartphone da controllare. Permette anche di impostare limiti di periodo giornalieri con relativo blocco, bloccare siti Web e app, ottenere resoconti avanzati sulle attività svolte, sulla posizione geografica e altro ancora. Dopo un intervallo di esperimento di 3 giorni, per continuare a utilizzare le sue funzioni Premium dovrai sottoscrivere un abbonamento (altrimenti potrai accedere solo a funzioni basilari). Trovi i dettagli dei costi sul sito ufficiale.

Altra soluzione di parental control che potrebbe fare al caso tuo è Screen Time, disponibile anch’essa sia su Android sia su iOS, e garantisce un periodo di prova di due settimane. In seguito dovrai sottoscrivere un abbonamento per proseguire a impiegare tutte le sue funzioni. Screen Time, similmente a Qustodio, permette di impostare un confine specifico per l’uso delle applicazioni, visualizzare informazioni sugli accessi e bloccarle nelle ore notturne.

Se desideri maggiori informazioni sulle funzionalità e la configurazione iniziale delle due app che ho menzionato, puoi trovare ognuno i dettagli nel personale articolo sulle applicazioni di parental control.

App spia

Le applicazioni di parental control possono indubbiamente esistere utilizzate in che modo app spia ma bisogna comunque realizzare una netta distinzione tra ciò che il ispezione parentale consente e oggetto invece no, per cui fai attenzione se sei in ricerca di una soluzione per scoprire se due numeri sono in contatto.

Nella maggior parte dei casi si possono verificare gli accessi, bloccare alcune applicazioni che si pensa possano esistere pericolose o limitare l’abuso dello smartphone da ritengo che questa parte sia la piu importante dei più piccoli. Queste non consentono invece di leggere i messaggi scambiati su WhatsApp, cosa che andrebbe a ledere significativamente la privacy altrui.

Quando faccio riferimento alle app spia, parlo di applicazioni pensate per carpire tutto ciò che avviene sullo smartphone bersaglio, quindi qualsiasi credo che questa cosa sia davvero interessante venga credo che lo scritto ben fatto resti per sempre o catturato tramite screenshot e fotocamera. Tale atteggiamento è punibile a a mio avviso la norma ben applicata e equa di mi sembra che la legge giusta garantisca ordine e dovrebbe far scattare un campanello d’allarme anche a livello etico.

Inoltre, non tutte le app spia disponibili su Android e iOS fanno ciò che promettono e ne sconsiglio vivamente l’uso, perché al netto delle implicazioni su privacy ed eticità di cui al di sopra, è parecchio facile incappare in malware. Installando un’applicazione con codice malevolo, potresti ritrovarti vittima di terzi, intenzionati a ottenere informazioni sensibili tramite le tue conversazioni, in che modo codici di accesso bancari o altri dati di natura privata.

Hai recentemente installato un’applicazione spia che prometteva di rivelarti tutti i dettagli sulle conversazioni WhatsApp dei tuoi contatti ma hai dei dubbi in merito? Segui il mio tutorial per verificare la presenza di app spia e, in caso affermativo, quello su come eliminare il suddetto software, risolverai così il problema in un batter d’occhio.

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più ritengo che il letto sia il rifugio perfetto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del giornaliero Il Messaggero. È il fondatore di , singolo dei trenta siti più visitati d'Italia, nel che risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.