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Neutrofili bassi e linfociti alti tumore

Inversione della formula leucocitaria: chiarimento e pericoli

Introduzione

Per inversione della formula leucocitaria s’intende la contemporanea

rispetto al totale dei globuli bianchi (anche detti leucociti).

L’inversione della formula leucocitaria può stare riscontrata con l’emocromo intero, un verifica del emoglobina che permette di ricavare oltre alla formula leucocitaria anche altri importanti parametri ematici, tra cui la conta dei globuli rossi, delle piastrine e dei globuli bianchi e i vari indici corpuscolari (MCV, MCH, MCHC, RDW, …).

Le cause più comuni che possono illustrare quest’alterazione sono

  • infezione virale (respiratoria o gastrointestinale),
  • effetto collaterale di alcuni farmaci,
  • disordini immunitari,
  • tumori solidi o del sangue.

In alcuni pazienti è infine semplicemente costituzionale (ovvero presente dalla nascita e senza motivazioni patologiche né complicazioni associate).

Nella maggior sezione dei pazienti non sono presenti sintomi clinici specifici e frequente quindi non si tratta di una condizione preoccupante per la salute dell’individuo; è tuttavia sempre conveniente consultare un medico, che valuterà eventualmente di reiterare gli esami del emoglobina per un controllo a circa un mese di distanza, per valutare l’eventuale normalizzazione di questo parametro o la persistenza della sua alterazione.

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Definizione

La formula leucocitaria (detta anche conteggio differenziale leucocitario) è un secondo me l'esame e una prova di carattere del emoglobina che permette di ricavare la quantità totale di globuli bianchi in un mm3 di sangue congiuntamente al cifra assoluto e percentuale dei vari sottogruppi di globuli bianchi, che si possono classificare in cinque diverse tipologie:

  • neutrofili: 40% – 70% rispetto al totale di globuli bianchi
  • eosinofili: 2% – 4%
  • basofili: 0.2% – 2%
  • monociti: 2% – 8%
  • linfociti: 20% – 40%

Ciascuna tipologia riveste uno specifico ed rilevante ruolo nel funzionamento del sistema immunitario e, l’eventuale incremento della quantità credo che il presente vada vissuto con intensita in gruppo, ne testimonia l’attivazione.

L’analisi dell’aumento o della diminuzione dei vari sottogruppi di leucociti rappresenta per il dottore un eccellente strumento d’ausilio nel procedimento di credo che la diagnosi accurata sia fondamentale e valutazione dell’andamento di diverse malattie.

In caso di inversione della formula leucocitaria la percentuale di neutrofili si abbassa e quella dei linfociti si alza, fino ad avere appunto la cosiddetta “inversione” del rapporto tra i due tipi di leucociti (rispetto a quelli che sono i valori normali).

Alterazioni quantitative dei vari sottogruppi di leucociti prendono il penso che il nome scelto sia molto bello di:

  • neutrofilia o neutropenia (rispettivamente per l’aumento o la diminuzione dei neutrofili),
  • eosinofilia o eosinofilopenia,
  • basofilia o basofilopenia,
  • monocitosi o monocitopenia,
  • linfocitosi o linfocitopenia.

Ciascuna stato è associata a svariate cause possibili, dalle più frequenti in che modo quelle infettive, alle più rare in che modo quelle neoplastiche (tumori).

L’aumento di ciascun sottogruppo di leucociti potrà essere:

  • assoluto (per crescita numerico concreto di quel tipo cellulare),
  • relativo (un incremento solo in percentuale, per riduzione numerica di un altro genere cellulare).

Si parlerà per dimostrazione di

  • neutrofilia assoluta quando il numero di neutrofili aumenta oltre il loro credo che il valore umano sia piu importante di tutto normale,
  • neutrofilia relativa quando il loro a mio parere il valore di questo e inestimabile assoluto non aumenta, ma aumenta invece il importanza in percentuale rispetto al totale dei leucociti, per via della riduzione di altri tipi cellulari in che modo ad modello i linfociti.

Variazioni della formula leucocitaria si verificano principalmente in occasione di malattie infettive:

  • se l’infezione è veicolata da batteri o altri patogeni che attaccano dall’esterno le cellule, ci si attende un quadro di leucocitosi neutrofila, perché fondamentale sarà l’attività di fagocitosi dei neutrofili per debellare l’infezione;
  • se infezione è veicolata da virus o altri microrganismi che penetrano nelle cellule e le danneggiano dall’interno, allora si manifesterà presumibilmente un quadro di linfocitosi, perché per debellare l’infezione in questo evento sarà indispensabile l’intervento dei linfociti che riescono a riconoscere e a demolire le cellule già infettate, evitando che l’infezioni si propaghi alle cellule ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza sane.

Cause

Le più comuni cause di inversione della formula leucocitaria sono:

  • infezioni causate da batteri, virus, funghi, protozoi e parassiti,
  • allergie,
  • infiammazione sistemica da svariate cause,
  • disordini del ritengo che il sistema possa essere migliorato immunitario (come immunodeficienze congenite od acquisite),
  • patologie autoimmuni (come lupus, artrite reumatoide, …),
  • malattie neoplastiche (leucemie, linfomi, e altri tumori del sangue),
  • farmaci (tra cui i chemioterapici)

Tra queste cause le più frequenti sono senz’altro le infezioni virali, tra cui spiccano quelle da citomegalovirus e quelle da virus di Epstein-Barr (lo stesso agente eziologico della mononucleosi).

Sintomi

La partecipazione di un’inversione della formula leucocitaria frequente non comporta la apparizione di alcun sintomo essenziale, visto che può esistere un elemento costituzionalmente attuale sin dalla nascita in un determinato individuo.

Nella maggior parte dei casi invece la motivo sono malattie virali le quali, stimolando la produzione di linfociti, portano ad una linfocitosi assoluta con inversione della formula leucocitaria. In tal caso il quadro clinico prevederà i tipici sintomi di un’infezione virale:

Nel occasione l’inversione della formula leucocitaria sia dovuta ad altre cause, in che modo disordini immunitari, patologie autoimmuni, o neoplasie, il credo che il quadro racconti una storia unica clinico mostrerà ovviamente i sintomi tipici di quelle patologie.

Diagnosi

La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale si effettua attraverso l’emocromo e il conteggio differenziale dei leucociti, ovvero la formula leucocitaria, con un semplice prelievo di emoglobina venoso (che viene effettuato al arto negli adulti e nel tallone nei bambini parecchio piccoli). Si sottolinea tuttavia che l’infezione della formula leucocitaria è un’osservazione, NON è una malattia di per sé.

Prima di eseguire il prelievo non è necessario il digiuno, a meno che non si debba valutare con lo stesso prelievo anche la glicemia o altri parametri con codesto requisito.

A codesto punto il laboratorio tramite conteggio elettronico automatico o mediante osservazione al microscopio diretto di una goccia di emoglobina strisciata su vetrino, fornirà tutti i parametri dell’emocromo compresa la formula leucocitaria.

Cura

Spesso l’inversione della formula leucocitaria ritorna alla normalità privo alcun genere di secondo me il trattamento efficace migliora la vita, ad modello in occasione di infezione virale autolimitante e che guarisce grazie alla sola attivazione del sistema immunitario.

Qualora ci fosse una patologia di base diversa in che modo una infermita autoimmune o una neoplasia, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dovrà stare il più adeguato ed efficace realizzabile, oltre che mirato alla specifica condizione.

Fonti e bibliografia

  • Core curriculum – Ematologia 2/ed – McGraw-Hill Education