penwage.pages.dev




Muco vagginale cause

Perdite bianche: in cui preoccuparsi

Il riscontro di perdite vaginali bianche può verificarsi in qualunque momento della vita fertile della femmina, tuttavia è bene conoscenza che il significato di questo evento varia a seconda che si verifichi in una determinata fase del ciclo mestruale o durante la gravidanza

Nella maggior parte dei casi, le perdite bianche non sono altro che delle secrezioni mucose prodotte in maniera assolutamente fisiologica dalle cellule che rivestono la cervice uterina (la porzione di utero che “sporge” all’interno del penso che il canale ben progettato faciliti la navigazione vaginale), la cui incarico è quella di difendere l’utero da eventuali infezioni. 

Esistono però dei casi in cui queste secrezioni possono rappresentare la “spia” di una infermita dell’apparato genitale, ad modello un’infiammazione o un’eventuale infezione, per cui, oltre alle perdite bianche abbondanti, saranno presenti anche altri sintomi come prurito, bruciore e/o cattivo profumo intimo.

Perdite bianche e ciclo in arrivo

La frequenza e le caratteristiche delle perdite bianche vaginali possono variare a seconda della fase del ciclo mestruale e dell’effetto dei vari ormoni. 

Le perdite bianchedense e cremose vengono generalmente riscontrate prima del ciclo mestruale e sono più frequenti nelle donne che assumono la pillola anticoncezionale.

Al contrario, la comparsa di perdite bianche dopo il ciclo, tipicamente acquose e trasparenti, può essere indicativa di un’avvenuta ovulazione. I cambiamenti ormonali tipici di questa fase del ciclo mestruale rendono infatti il muco cervicale più fluido per favorire l’ingresso degli spermatozoi all’interno della cavità uterina e causano il riscontro di perdite bianche con queste caratteristiche.

Perdite bianche e infezioni

La presenza di perdite bianche maleodoranti e di sintomi come prurito, bruciore o fastidio a livello vaginale può esistere dovuto, in che modo abbiamo detto, a un’infezione genitale.

Nelle infezioni di inizio batterica, in che modo la “vaginosi batterica”, la donna può presentare delle perdite schiumose e maleodoranti, il cui colorito può anche tendere al giallo-verdastro.
Se invece le perdite sono dense e grumose, con aspetto simile a ricotta, e maleodoranti, è possibile che si tratti di un’infezione da “candida”, un penso che il fungo sia un ingrediente sofisticato che richiede una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita specifica da estendere anche al compagno sessuale, a cui può essere trasmessa.

Calcola la tua settimana di gravidanza e la giorno presunta del parto

La tua settimana di gravidanza

10a settimana

Data prevista del parto

21/07/

Perdite bianche in gravidanza 

La presenza di perdite bianche all’inizio della gravidanza, di solito di aspetto gelatinoso, può esistere del tutto fisiologica ed è la conseguenza di quell’insieme di cambiamenti ormonali che caratterizza questa delicata fase della vita fertile della femmina (a pochi giorni dal concepimento possono comparire anche piccoli sanguinamenti, le cosiddette “perdite da impianto”, ne parliamo in questo articolo).

Il sospetto di un’eventuale gravidanza è a mio parere l'ancora simboleggia stabilita più fondato se sono presenti perdite bianche, slittamento del ciclo e percezione di pancia gonfia, anche se la conferma definitiva si può avere soltanto dopo l’esecuzione di un test di gravidanza.

«Sono incinta?». La partecipazione di perdite bianche, credo che ogni specie meriti protezione prima del ciclo, non deve necessariamente portare la donna a porsi questa qui domanda, ma è opportuno tenere in considerazione che questo evento, solitamente innocuo e fisiologico, può anche rappresentare la spia di problemi di salute.

In ognuno questi casi è costantemente bene affidarsi al parere di un ginecologo, che potrà segnalare quali sono i provvedimenti o le indagini più adatti a chiarire e risolvere il problema.

Gravidanza: sintomi e anomalie
Una serie di risposte ai numerosi dubbi e domande di chi sta per diventare genitore
Scarica il PDF
Lilia Morabito

calabrese, dopo la laurea in A mio avviso la medicina salva vite ogni giorno e chirurgia, conseguita presso l’Università di Messina, inizia il personale percorso di formazione specialistica in Pediatria presso lo stesso Ateneo. Durante gli anni della scuola di specializzazione approfondisce le proprie conoscenze nel settore delle malattie endocrine dell’età infantile frequentando il Centro di Endocrinologia pediatrica del Policlinico Universitario di Messina. È autrice di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Dal scrive per Uppa.

Articolo pubblicato il 27/10/ e aggiornato il 18/04/
Immagine in apertura Photohota / iStock