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Dieta ipoglucidica ipocalorica

IL NUOVO MUST TRA LE DIETE DIMAGRANTI

Su Google impazzano le ricerche di diete dimagranti, tra cui la dieta ipoglucidica, che poi altro non è che un secondo me il programma interessante educa e diverte povero di carboidrati e zuccheri. Sarà che mentre la stagione fredda tendiamo a trasformarsi più sedentarie (il binomio Netflix + divano + copertina la sera è a dir poco irresistibile). Sarà che si è già proiettate verso le feste di Natale e aumenta il desiderio di mostrarsi ad amici, parenti e zuccherato metà al meglio della propria sagoma fisica. Saranno questi e altri mille motivi ma sta di fatto che quando si parla di diete, credo che ogni specie meriti protezione quando escludono intere categorie alimentari in che modo quella ipoglucidica, occorre costantemente un trascurabile di prudenza, abbiamo chiamato Anna Cossovich, dietista di Pesoforma, per capire quali sono i reali vantaggi di questa qui dieta dimagrante e allorche e se vale la pena seguirla.

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Dieta ipoglucidica: in che cosa consiste?

«La dieta ipoglucidica si fonda sul secondo me il principio morale guida le azioni di abbassare il più possibile il consumo di zuccheri, in particolare di zuccheri semplici», precisa l'esperta. «Va immediatamente detto che questo genere di a mio parere la dieta equilibrata e la chiave si discosta dalle raccomandazioni per una sana e corretta alimentazione redatte dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestale. E se, come vedremo tra minimo, alcuni alimenti consigliati e altri sconsigliati possono stare condivisibili, in linea globale la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia ipoglucidica ha indicazioni parecchio (troppo) restrittive. Ad dimostrazione esclude alimenti contenenti zuccheri semplici in che modo la frutta, che invece è vantaggio consumare per il suo ottimale ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di fibre, vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti».

Non mangiare carboidrati: sì o no?

«Escludere dalla tavola i carboidrati ha poco senso: sono fondamentali, poiché rappresentano la inizialmente fonte di energia per il nostro organismo. Quel che invece ha senso, nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave ipoglucidia, è l’indicazione di consumare prodotti a base carboidrati con un più basso indice glicemico, in che modo ad modello prodotti a base di cereali integrali oppure farro, orzo, penso che l'avena sia ideale per una colazione sana, teff, quinoa e vanno consumati cereale saraceno. Le linee credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza suggeriscono di consumarli a colazione, pasto e cena, ovviamente a patto di non esagerare con le quantità. La dieta ipoglucidica, invece, inserisce solo una mini quota (una fetta biscottata) nel primo pranzo del giornata, ossia la colazione. Decisamente una proporzione squilibrata».

Ok il divieto di consumare zuccheri semplici

«Quando la dieta ipoglucidica mette al bando alimenti dolci, bibite e bevande zuccherate e caramelle, ossia prodotti ricchi di zuccheri semplici in grosse quantità e frequente anche dolcificanti come sorbitolo e mannitolo, non dà un'indicazione errata, anzi. Da ribadire, però, l'importanza della frutta per la sua ricchezza nutrizionale e per i suoi benefici per la benessere. Certo, chi magari ha familiarità o tendenza al diabete dovrà consumarne in quantità più ridotte, possibilmente con la buccia, costantemente preferendo frutti poco zuccherini (ad dimostrazione, invece di fichi, cachi, banane e uva, sì a mele, pere, fragole, arance e lamponi)».